Dal POF al PTOF
Buongiorno ben arrivati a tutti quanti oggi lavoreremo sul concetto del top cioè del Piano Triennale dell’offerta formativa che sia andato a sostituire al posto cioè il piano dell’offerta formativa e quindi cominciamo questa nostra lezione e cerchiamo di capirci un pochino sotto tutti i punti di vista un tempo l’autonomia scolastica si estrinsecava proprio attraverso il famoso POF come vi dicevo prima Cioè il piano dell’offerta formativa in base all’articolo 3 del DPR 275 del 1999 questo DPR rappresentava un documento che permetteva a tutti quanti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado di attribuire a ciascuna scuola la propria identità progettuale la propria identità culturale sempre chiaramente nel rispetto delle linee guida e delle Indicazioni nazionali sarà poi la legge 107 del 2015 che sostituirà Il POF con il ptof cioè con il Piano Triennale dell’offerta formativa Quali sono le novità in esame Innanzitutto la progettazione formativa deve riguardare un triennio anche perciò che riguarda le risorse finanziarie a disposizione della scuola e quello che con queste risorse sostanzialmente mette in atto la scuola Quali sono i progetti in base anche alle risorse invece che cosa resta al rispetto al POF comunque resta uno strumento di programmazione interna con lo scopo di fare il punto della situazione di partenza porsi degli obiettivi individuare il percorso da intraprendere e quindi di conseguenza gli obiettivi gli interventi necessari per raggiungere tali obiettivi c’è il Piano Triennale dell’offerta formativa deve essere coerente con gli obiettivi Generali che sono determinati chiaramente a livello nazionale deve essere anche però attento e bisogni territoriali perché ce lo ricordiamo che la scuola è una comunità aperta e a una scuola e deve agganciare tutta una serie di reti anche del territorio delle agenzie che in esso si esprimono essere conscio del contesto culturale sociale ed economico in cui opererà l’istituto scolastico e quindi quando deve porre questi obiettivi nonostante debbano rimanere aderenti a livello nazionale Devono anche tener conto della differenziazione dell’ambiente sociale del tipo di utenza e quant’altro il Puff contiene la programmazione curricolare ed extracurricolare e la programmazione educativa didattica e organizzativa l’istituzione scolastica si presenta al territorio e come una realtà e quali Che cos’è sostanzialmente questo territorio di cui si parla tanto sono quelle realtà socio territoriale le imprese il mondo del lavoro e tutti è possibili utenti quindi alle famiglie agli alunni proprio attraverso questo documento del ctof in questo modo la scuola ha un po’ un biglietto da visita E sostanzialmente si mette in concorrenza si mette sul mercato possiamo dire e in concorrenza con le altre istituzioni scolastiche proprio come può accadere nel campo del mercato delle imprese o nel mercato del lavoro con lo scopo di attuare una concorrenza che sia migliorativa delle istituzioni scolastiche stesse perché se io non ho alunni vuol dire che la mia offerta non è adeguata e non è non è calibrata in base a chi ho di fronte e l’ambiente territoriale e quindi hai bisogni della comunità di appartenenza di quella scuola è per questo Cat Puff deve essere pubblicizzato in linea di massima Viene pubblicizzato su sul sito della scuola e In modo tale che possa essere trasparente e visibile a tutti quanti quindi ognuno può dal sito della scuola poter leggere Il Piano Triennale dell’offerta formativa e vedere se corrisponde alla propria famiglia ai propri bisogni e a quel punto scegliere o non scegliere la scuola la scuola in questo modo viene scelta il ragione delle proprie proposte formative e le proprie proposte di relazioni territoriali rispetto alle aziende rispetto alle associazioni rispetto alle comunità rispetti agli enti pubblici o privati con i quali la scuola atterrà dei Patti formativi nel si parla di Pay cioè di progetti educativo di istituto nel dpcm del 7 giugno 1995 chiaramente questo non va confuso con il Pay che si compila e si redige quando si è addensante ha una situazione di un alunno in difficoltà ma in questo caso si parla di Pay come progetto educativo di istituto il dpcm del 7 giugno del 95 lo mise al suo interno il fatto che la scuola dovesse proprio dotarsi di un proprio Pay di un proprio progetto questo progetto contiene sostanzialmente le scelte educative le scelte organizzative della scuola e deve rappresentare l’impegno di tutta quanta la comunità scolastica quindi il PEI è confluito col tempo sostanzialmente nel top il top deve essere predisposto entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al triennio di riferimento quindi si fa è predittivo si fanno delle previsioni Chi è che elabora Il Piano Triennale dell’offerta formativa il collegio docenti tenendo conto delle scelte gestionale e amministrative del dirigente scolastico il dirigente scolastico prende le sue scelte gestionali in considerazione delle proposte che arrivano sul suo tavolino da parte delle associazioni dei genitori da parte delle associazioni degli enti e dei bisogni territoriali e per quanto riguarda le scuole secondarie superiori e prenderà in considerazione anche quanto riportato dagli studenti stessi che sono parti attive e costruttiva del proprio processo di apprendimento Ormai questo lo stiamo capendo quanto la scuola ha spostato l’accento dall’insegnante alla luna [Musica] il top viene approvato dal Consiglio di Circolo o di istituto e poi verrà pubblicato sul sito della scuola Allora a questo punto andiamo a vedere quali possono essere gli interventi gli ambiti di interventi innanzitutto Gli ambiti di interventi vengono sanciti vengono narrati e definite in base alla riforma della buona scuola che è la legge del 13 luglio del 2015 la 107 e gli ambiti di intervento riguardano degli aspetti fondamentali della vita scolastica come per esempio predisporre un curriculum verticale progettare delle attività didattiche curricolari Ed extracurriculari in base a quanto viene richiesto anche dalle Indicazioni nazionali individuare per esempio dei passi comuni dei posti comuni e i posti di sostegno rispetto all’organico il nome proprio dell’Autonomia scolastica perché ogni scuola ha le sue esigenze le sue presenze e i suoi alunni che deve prendere in considerazione diciamo così individualmente personalmente l’individuazione del personale ATA l’individuazione del fabbisogno di infrastrutture del fabbisogno di materiali per l’istruzione scolastica poi il l’ambito in cui si muove ancora il Piano Triennale dell’offerta formativa è quello di promozione o anche proposizione delle iniziative che vadano a contrastare le disuguaglianze socio-culturale ma anche territoriali e vadano a combattere quella che oggi è una grande piaga nel nostro paese che è la dispersione scolastica e l’abbandono spessissimo questo abbandono E questa dispersione si è tutti concordi nel considerarla una conseguenza della scuola che non è inclusiva e quindi un bambino un ragazzo che non si sente partecipativo che non si sente Preso in causa che non si sente Considerato che non si sente attore e propulsore della sua cultura della sua formazione e si sente stranio e quindi andrà via perché non trova una corrispondenza diretta con se stesso e quindi sostanzialmente non starà bene in una scuola non inclusiva Il Piano Triennale dell’offerta formativa e le iniziative proposte possono anche prendere spunto dal Rav che sarebbe il rapporto di autovalutazione della scuola e anche dal piano di miglioramento che è che è allegato chiaramente al Piano Triennale dell’offerta formativa andiamo a vedere adesso come strutturare Il Piano Triennale dell’offerta formativa sostanzialmente esistono quattro frasi di fasi di strutturazione la prima sono le Fonte la seconda sono le offerte e i programmi poi vi è il regolamento e infine la valutazione andiamole a vedere un pochino più specificatamente per quello che riguarda le fonti vengono descritte all’interno del Piano Triennale dell’offerta formativa le situazioni dell’Istituto quelle passate quelle attuali e quelle che si prevede si svilupperanno Quindi come vi dicevo il ptafe ha un carattere predittivo perché ha un carattere in cui sostanzialmente si pongono degli obiettivi in base al passato al presente di quella scuola in base al passato al presente di un utenza in base al passato è presente di quegli insegnanti di cui dispone la scuola di quelle risorse di cui dispone la scuola e la seconda fase è quella delle offerte e dei programmi che sostanzialmente rappresenta quella che più genericamente possiamo definire l’offerta didattica e quindi la presentazione dell’orario la presentazione del curriculum il discorso diciamo così il punto forte dell’integrazione il punto forte dell’inclusione gli impegni relazionali gli impegni strutturali della scuola stessa vi è poi la terza fase che è quella delle regolamento che ha una sorta di autoregolamentazione che la scuola si pone e quindi va a raccogliere i diritti e doveri di alunni e docenti e il rapporto docenti alunni o i docenti genitori viene stabilito secondo delle regole condivise da entrambi Quindi da tutti sia dalla famiglia che dai figli che dagli alunni che dagli insegnanti che dal personale scolastico in modo da combattere e scusate in modo da lavorare tutti quanti nella stessa direzione e di essere a conoscenza della non solo degli obiettivi ma anche della modalità lavorativa che si vuole in qualche modo condividere e mettere in pratica poi abbiamo la valutazione vengono espresse le modalità e metodi adottati per le verifiche e le valutazioni che hanno diciamo così l’obiettivo di verificare il raggiungimento degli obiettivi E di evitare percorsi pieni di errori mai affrontati e mai in qualche modo che creano soltanto delle dei grandi Gap cognitivi dei grandi dei grandi vuoti cognitivi una domanda che può sorgere in questo caso spontanea è quella delle modifiche Ma si possono siccome Sostanzialmente è top è un piano dinamico e flessibile perché è rivolto ed è per e con le famiglie la scuola e diciamo così degli attori Vitali e in movimento e allora l’idea più più immediata che ci viene alla mente è proprio ma è possibile effettuare delle modifiche alpt off qualora dovessero emergere delle criticità all’interno del pop perché c’è una discontinuità non ci sono stati degli errori di valutazione per esempio o sono emerse delle cose che all’inizio non erano state prese in considerazione o non c’erano allora e quindi si pone la necessità di un cambiamento aktoff questo è possibile effettuarlo entro il 30 ottobre di ogni anno in modo tale da rimodulare in itinere anche il Piano Triennale dell’offerta formativa le modifiche al top presuppongono le analisi del Rav le analisi del piano di miglioramento le analisi del programma annuale e verifica dei progetti in corso e da attuare l’ascolto di docenti collaboratori coordinatori di progetti analisi delle criticità dei progetti in atto e tutta quella diciamo così tutta quella vita che è partecipe quotidianamente della vita della scuola e analisi dello Stato delle attrezzature e degli strumenti didattici e quindi è inutile che io programmi un laboratorio teatrale e non ho il teatro né uno spazio dadibire a teatro è inutile che io programmi in laboratorio all’attività laboratoriale di musica piuttosto che di informatica e non ho la rete a scuola o non ho i computer per i ragazzi Quindi bisogna in qualche modo prima a lavorare sulle attrezzature e gli strumenti e poi lavorare sulla programmazione quindi qualora dovessero emergere nel percorso delle difficoltà e delle necessità di cambiamento abbiamo detto queste possono essere messe in atto entro il 30 di ogni anno il 30 ottobre Scusate di ogni anno la legge 107 del 2015 Individua gli obiettivi formativi che le scuole possono proporre proprio dentro il Piano Triennale dell’offerta formativa e avvalendosi anche di un organico detto potenziato cioè l’organico della autonomia si legge nell’articolo 1 vengono elencati i possibili obiettivi formativi che in qualche modo in sintesi chiaramente vi ho riportato qui di seguito e adesso che andiamo a leggere insieme valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche con particolare riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione Europea anche mediante l’utilizzo della metodologia clil quindi si pone L’accento sul il progetto linguistico perché questo perché se la scuola è comunità aperta vuol dire che è una comunità che comunica Scusate il gioco di parole e per comunicare Se hai bisogno di una lingua di un linguaggio in codice verbale o quant’altro che mi permette che è un territorio comune che mi permette di essere capito e di capire l’altro Ecco che la lingua l’italiano in sé e l’italiano come seconda lingua per i ragazzi i bambini stranieri a scuola o che non lo posseggono bene o coloro che hanno uno svantaggio culturale capite bene che diventa uno degli obiettivi cardine perché altrimenti la scuola perde proprio la sostanza perché la lingua italiana l’insegnamento della del linguaggio l’inserimento della lingua non possiamo italiana o inglese o un’altra lingua non possiamo considerarlo disciplinare bassa ma lo Dobbiamo considerare a livello trasversale perché attraverso il linguaggio che passano poi gli apprendimenti di scienze di matematica di Fisica o quant’altro altro obiettivo formativo è potenziamento delle competenze matematiche logiche e scientifiche il terzo obiettivo è il potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale nell’arte e nella storia dell’arte qui ci riferiamo specificatamente come voi potete capire fino alla scuola diciamo fino alla scuola media nel cinema nelle tecniche e nei media di produzione di diffusione delle immagini diciamo nella scuola media fino a che parliamo della parte musicale dei suoni anche il coinvolgimento dei musei e di altri dei musei e di altri istituti pubblici o privati oberanti in tali settori perché la scuola ricordiamolo per l’ennesima volta lo so che sembro ridondante ma è fondamentale perché è un cambio di passi un cambio di cultura e un cambio di mentalità è una comunità aperta verso il mondo esterno Dio è ci apprezzerebbe con l’a un concetto di scuola Democratica per quello che stiamo facendo sviluppo delle competenze in maniera di cittadinanza attiva e democratica se io sono comunità aperta ho la necessità di avere un linguaggio comune sul quale potermi esprimere e poter essere capito e capire gli altri ma è anche vero che io debbo comprendere l’altro e dare all’altro le stesse opportunità che ho io e quindi avere dei valori un’etica sul della cittadinanza che è fondamentale per entrare in relazione con l’altro e quindi si fa un’educazione che valorizzi l’intercultura e che valorizza la pace si valorizza anche il rispetto della differenza il dialogo tra le culture il sostegno e l’assunzione di responsabilità e anche la solidarietà la solidarietà la cura dei beni comuni la consapevolezza dei diritti e dei doveri nostri e altrui il potenziamento delle conoscenze in maniera giuridica ed economico-finanziare ed educazione all’auto imprenditorialità Vi ricordo che una delle competenze chiave delle otto competenze chiave espressa nel qcr e nelle indicazioni in Scusate europee è proprio l’Audi imprenditorialità essere cittadini attivi essere cittadini partecipativi conoscere i valori della relazione con l’altro Ecco perché quando siamo nella prima infanzia e quindi nella scuola dell’infanzia noi lavoreremo sul riconoscimento delle emozioni ai propri altrui e a mano a mano che si cresce questo attenzione all’altro si trasforma in qualcosa di più complesso Perché sostanzialmente le relazioni sono più complesse però deve essere tutta adeguato alla crescita alla crescita psicofisica di chion di fronte il quinto obiettivo è lo sviluppo dei comportamenti responsabili che devono essere ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità della sostenibilità ambientale dei beni paesaggistici del patrimonio e delle attività culturali proprio in linea con quello che sarà poi l’agenda 2030 Scusate è fondamentale questo concetto perché oggi ci rendiamo conto quanto questo Quinto obiettivo formativo è reale ed è concreto e il senso il falso obiettivo è l’alfabetizzazione all’arte alle tecniche e ai media di produzione e di diffusione delle immagini il potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano con particolare riferimento all’alimentazione all’educazione fisica e allo sport e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica Qui c’è proprio un cambio sostanziale nella scuola rispetto alla scuola tradizionale uno perché si comprende che la disciplina motoria non è soltanto fare ginnastica Come si pensava un tempo ma raccoglie in sé una serie di competenze necessarie alla vita di una comunità post moderna come la nostra per esempio lo stile di vita sano educare ad uno stile di vita sano vuol dire da una parte combattere tutte le I disordini alimentari di cui Purtroppo molti giovani e molti adulti soffrono ma dall’altra vuol dire comprendere che per avere di fronte una vita sana e quindi una vita un corpo in salute è fondamentale uno stile di vita sano Ecco perché si fa particolare riferimento all’alimentazione all’educazione fisica e allo sport un’altra grande concetto innovativo che troviamo è l’importanza di tutelare tutti quei giovani che facendo sport agonistici o facendo sport certi livelli in qualche modo devono organizzare il proprio tempo con lo studio a casa e quindi bisogna essere molto tutelanti in questo senso non c’è più il professore come accadeva Nella nella scuola tradizionale non devi fare sport perché devi studiare perché lo sport collabora alla comprensione del mondo e collabora alla crescita intellettuale intellettiva della luna e quindi sostanzialmente va tutelato non è un caso che molti ragazzi che fanno sport a livello agonistico sono anche più organizzati e sono anche coloro che ottengono grandi risultati sia nel mondo sportivo che nel mondo diciamo così scolastico poi si parla dello sviluppo delle competenze digitali degli studenti perché come dicevamo in un’altra sede non basta mettere un PC una classe o a scuola per risolvere tutti i problemi ma bisogna che quel pizzillo si sappia usare e lo si sappia usare non soltanto perché si sta schiacciare un tasto ma che sia una conoscenza critica dello strumento e una conoscenza adeguata quindi delle sue possibilità dei suoi limiti del suo coinvolgimento valoriale o meno e quindi conoscere anche le insidie del mezzo oltre che le potenzialità c’è un particolare riguardo allo sviluppo del pensiero computazionale all’utilizzo del pensiero critico vi dicevo è consapevole per esempio dei social network e dei media nonché alla produzione e legami con il mondo del lavoro quindi abbiamo una scuola che sta cercando di trovare quell’anello di congiunzione dalla fine della scuola al mondo lavorativo Quindi è una scuola in costruzione che costruisce e quindi a quel punto anche gli alunni costruiscono i propri apprendimenti altro obiettivo formativo il potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio perché abbiamo scoperto che il saper agire c’è la sapienza e la conoscenza passa attraverso la gira attraverso il fare quindi l’apprendimento si consolida E si e avviene in maniera più non solo forte ma anche più più semplice e rimane nel tempo altro obiettivo formativo alla prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica di ogni forma e anche al contrasto di ogni forma di discriminazione dal bullismo al cyberbullismo un altro obiettivo formativo è il potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alieni con degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni del settore e l’applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati che sono state emanate le linee di indirizzo dal Ministero dell’Istruzione e dell’università e della ricerca il 18 dicembre 2014 quello che dobbiamo un pochino iniziare a cambiare nel nostro modo di affrontare la scuola e che la scuola non è più chiusa e non è più un luogo stabile che è quello della Istituto Ma la scuola prosegue oltre e prosegue nella vita e il contatto soprattutto lì dove siamo di fronte a un bisogno educativo speciale il contatto con tutte quelle agenzie che lavorano che supportano le famiglie che seguono col tutoraggio i ragazzi è fondamentale perché dobbiamo tutti lavorare nello stesso indirizzo e nella stessa linea uno perché il bambino con bisogno educativi speciali o il ragazzo con bisogno educativi speciali ha il diritto di seguire una linea e quindi da quella in qualche modo ottenere dei risultati altrimenti sarebbe tutto molto dispersivo e quindi al diritto di essere seguito con la stessa metodologia e la stessa impronta possiamo dire così poi si fanno cose differenti Perché le persone sono differenti Però la linea direttiva è quella e l’altra Perché la vita del bambino sia con bisogno educativi speciali che non finisce e non inizio scuola ma è una relazione circolare col mondo esterno altro obiettivo formativo è la valorizzazione della scuola intesa come comunità T dicevamo proprio adesso aperta al territorio in grado di sviluppare e aumentare l’interazioni con le famiglie e con la comunità locale comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese quindi ha una comunità che non guarda il mondo che è fuori ma è partecipe del mondo che è fuori Perché a un certo punto non diventa più un mondo fuori ma ci sarà un terreno nel quale il mondo fuori e il mondo scolastico si possono incontrare e in quel terreno è previsto il percorso al cammino dei propri alunni proprio per dare una continuità di crescita tredicesimo obiettivo e l’apertura pomeridiani delle scuole e riduzione del numero degli alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte ore orario rispetto a quanto indicato dal regolamento del decreto del Presidente della Repubblica del 20 marzo 2009 numero 89 chiaramente questo prima della situazione pandemica Oggi siamo ancora Incerti a tutt’oggi in che modalità si potrà ritornare a scuola se al 100% oppure una parte in didattica digitale integrata e l’altra in didattica in presenza Si sta cercando di fare di tutto per restare in didattica in presenza Ma certo è che le difficoltà Al momento sono molte quattordicesimo obiettivo l’incremento dell’alternanza scuola lavoro nel secondo ciclo di istruzione e quindi l’orientamento nel quindicesimo obiettivo la valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e il coinvolgimento degli alunni e degli studenti nel XVI obiettivo l’individuazione dei percorsi e dei sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti è importante questo concetto della premialità e della valorizzazione del merito che non vuol dire competizione a scuola ma vuol dire riconoscimento e non vuol dire premio solo il più bravo ma io premio l’impegno la fatica oltre che il risultato io devo premiare il percorso umano psico fisico umano del intellettuale della Luna di fronte 17° obiettivo è l’alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come vi dicevo deve essere uno degli obiettivi perché l’italiano è una disciplina sostanzialmente trasversale sia come seconda lingua che come prima lingua e quindi come seconda lingua sono si promuoveranno dei corsi o dei laboratori per studenti di cittadinanza di o di lingua non italiana che sono da organizzare anche in collaborazione con degli enti locali con delle associazioni oppure in collaborazione col terzo settore con L’apporto anche magari e l’aiuto delle comunità di origine l’aiuto delle famiglie e dei mediatori culturali nel XVIII obiettivo abbiamo la definizione di un sistema di orientamento proprio per mantenere come abbiamo detto dall’inizio questa continua scolastica dall’infanzia fino a che il ragazzo il bambino diventa ragazzo diventa poi un uomo perché ha 19 anni se continuano fino diciamo così al quinto anno del secondo fino alla fine del secondo ciclo potrà poi immergersi o nella specializzazione universitaria e quindi per continuare il percorso formativo o nel lavoro con una continuità il top il top non ha un Format prestabilito non è un modulo da compilare non può e non deve essere un modulo da compilare ma è l’incontro di docenti dirigente scolastico il personale che si occupa della scuola e da questo incontro E da questo dialogo emergeranno tutte le fasi di costruzione del prof quindi siccome non è un Format Allora si può ribadire che è un un’espressione dell’Autonomia scolastica si devono chiaramente seguire le indicazioni del Miur riguardo alla redazione del pop però sempre nel concetto di autonomia scolastica di cui abbiamo parlato fino adesso possiamo che ho riportato Qui la prima nota quella del 11 12 2015 numero 2805 e poi la seconda nota quella del 16/10/2018 numero 17.832 nella prima nota noi possiamo capire che fornisce alcune indicazioni operative per redigere il piano triennale dell’offerta formativa ed anche alcuni orientamenti sempre Tenendo presente però l’autonomia scolastica perché il Piano Triennale dell’offerta formativa deve essere coerente con il Rav cioè l’autovalutazione dell’Istituto attraverso la flessibilità didattica e organizzativa la seconda nota quella del ottobre 2018 sotto Indica quale debba essere la procedura che si deve seguire per rinnovare il Piano Triennale dell’offerta formativa al termine del triennio E perché bisogna capire perché si ha la capacità e quindi da che cosa è dovuto il fatto che quel Piano Triennale possa realmente valere per altri tre anni esiste un apposita area Sidi che ha una piattaforma del Piano Triennale dell’offerta formativa che ha a disposizione delle istituzioni scolastiche proprio per modificare tale modello la compilazione online del Piano Triennale dell’offerta formativa è facoltativa in base all’articolo 8 del DPR 275 del 1999 è previsto che nel Piano Triennale dell’offerta formativa le scuole debbano inserire il curriculum obbligatorio il fine di questa inclusione di questo inserimento è il raggiungimento del successo formativo degli alunni l’obiettivo di tutto quello che si fa è far vincere gli alunni e farli uscire motivati e contenti rafforzati dal percorso non distrutti dal percorso scolastico viene elaborato dal collegio dei docenti il curriculum obbligatorio in sinergia con le famiglie e con le componenti civili e sociali del territorio il curriculum può essere di due tipologie o verticali orizzontali quella verticale quando si propone di controllare il percorso che la scuola propone ai suoi alunni per il raggiungimento di tutte le mete proposte dall’inizio a quelle che verranno dopo orizzontale invece serve per mantenere una coesione strette e forte tra le diverse discipline perché il sapere Non è mai frammentario ma sempre unitario non è un caso che quello che si chiede ai bambini del della fine del primo ciclo è oltre la autonomia nel metodo scolastico una serie di autonomia o che Ma è proprio il saper fare i collegamenti il curriculum orizzontale è per un apprendimento organico unitario e coeso tra le discipline dai 3 ai 14 anni quindi dalla scuola dell’infanzia all’uscita del primo ciclo scolastico ci si riferisce alle competenze chiave e gli obiettivi e interessi dalle Indicazioni nazionali che si articolano lo sappiamo bene in conoscenze e abilità La scelta è autonoma dell’Istituto ed è discrezionale in base alle esigenze che sono presente che presentano gli alunni ma in base alle competenze di partenza degli alunni e in base alle risorse effettive di cui può usufruire un istituto quindi il curriculum potremmo dire che un po’ il piano di studi della scuola che viene elaborato in base al monte ore che ha stabilito quello a livello nazionale alle discipline fondamentali e alle discipline integrate per poter mostrare un’offerta formativa competitiva rispetto agli altri e adeguata alla realtà esistente e hai bisogno e alle necessità dell’utenza nel curriculum Dunque è contemplato una parte obbligatoria che viene definita a livello nazionale Ed una parte invece riservata cioè che quella che in qualche modo introdotta dal concetto di autonomia della scuola e che si presenta come ampliamento dell’offerta formativa per ampliare la propria offerta formativa ogni Istituto deve mantenere fissi due punti nella messa a punto del curriculum da una parte deve mantenere fisso il carattere unitario del sistema di istruzione quindi essere coeso in quello che si propone con le altre discipline con le altre materie con il metodo e via discorrendo l’altro è il pluralismo territoriale e culturale non dobbiamo dimenticarci che la scuola è una comunità aperta sempre nel rispetto delle esigenze e delle diverse finalità dei diversi gradi di scuola Chiaramente abbiamo un curriculum che sarà adeguato all’utenza che ho di fronte una cosa tra il curriculum e della scuola dell’infanzia una cosa sarà il curriculum della scuola secondaria di primo grado adesso andiamo a vedere che cosa sono le funzioni strumentali del Piano Triennale dell’offerta formativa sostanzialmente sono quelle funzioni che un tempo erano le funzioni obiettivo definite a livello nazionale con l’autonomia invece divengono molto più ampie non più definite a livello nazionale nell’articolo 3 comma 2 del contratto nazionale 2006-2009 sono definiti dalla delibera del collegio dei docenti incoerenza con il piano dell’offerta formativa che contestualmente ne definisce criteri di attribuzione numero e destinatario Inoltre anche la legge 107/2015 ha definito ciò che è di appartenenza degli alberi collegiali proprio nell’articolo 1 comma 78 Questo vuol dire che l’incaricato delle funzioni strumentali può essere qualsiasi docente che ne fa richiesta e sarà considerata per la retribuzione un trattamento accessorio pesante del contratto nazionale dei Lavoratori scuola del 2006-2009 articolo 77 inoltre se il docente già svolge un incarico di collaborazione col dirigente scolastico non potrà svolgere alcun tipo di funzione strumentale poiché il compenso non è cumulabile con altre funzioni strumentali chiaro è che potrebbe presa essere presa in considerazione l’alternativa di far rientrare nell’organico dell’Autonomia fino al 10% in base all’articolo 1 comma 83 della legge 107/2015 ed essere considerati nello staff del dirigente scolastico senza alcun onere per lo stato Scusate l’ultima parte che è un pochino più tecnica mai bene che voi conosciate tutto non soltanto la parte pedagogica e diciamo così più Emotivamente trascinante per noi insegnanti ma anche la parte formale e legislativa e normativa quindi ho fatto degli accenni Poi avete la parte un pochino più approfondita di normativa scolastica Perché sostanzialmente Questo è quello che andrete a fare con questo vi auguro buon lavoro e alla prossima Arrivedercip
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