Quiz Modulo 19

Il Simbolismo è:

un movimento artistico-letterario che si avvale del linguaggio simbolico per esprimere dei concetti
un movimento artistico-letterario che intende costruire una relazione col mondo che vada oltre l’apparenza fenomenica, mettendo l’artista in diretto e privilegiato contatto con le zone oscure, segrete dell’esistenza
una corrente letteraria che si avvale del largo impiego del linguaggio metaforico

Il Naturalismo francese si fonda su:

un’analisi scientifica della realtà
un principio di ritorno alle origini, al vivere secondo natura
un tipo di narrazione spontanea

Il Positivismo consiste in:

una visione spensierata e ottimistica della vita
una corrente filosofica che riprende il pensiero epicureo
una corrente di pensiero fondata su un certo meccanicismo che determina la realtà

Il modello letterario proposto da Hippolyte Taine, nel suo saggio del 1858, è:

Dante Alighieri con la sua Divina Commedia
Carlo Goldoni e la sua riforma della commedia
Honoré de Balzac con la sua Commedia Umana

Madame Bovary fu scritta, nel 1857, da:

Gustave Flaubert
Edmond de Goncourt
Jules de Goncourt

I fratelli de Goncourt furono gli autori di:

Germinie Lacerteux
Thérèse Raquin
Madame Bovary

Emile Zola codificò i principi del Naturalismo francese:

nel suo monumentale ciclo di venti romanzi, Rougon-Macquart (1871-1893)
nel suo Romanzo sperimentale (1880)
nel suo romanzo Thérèse Raquin (1867)

I principali esponenti del Verismo italiano furono :

Luigi Capuana e Vitaliano Brancati
Luigi Capuana, Giovanni Verga e Federico De Roberto
Giovanni Verga, Vitaliano Brancati e Salvatore Quasimodo

Il Verismo si sviluppa in Italia:

tra il 1878 e il 1890
tra il 1860 e il 1870
tra il 1870 e il 1880

L’opera di Emile Zola approda in Italia grazie a:

Federico De Roberto
Giovanni Verga
Luigi Capuana

Rispetto al Naturalismo francese, il Verismo italiano:

esprime una visione pessimistica della vita, attestandosi su posizioni conservatrici
pone in primo piano l’analisi scientifica della realtà
pone l’autore al centro della narrazione

Il più grande capolavoro di Federico De Roberto è:

Ermanno Raeli
I Viceré
L’Imperio

Il romanzo I Viceré di Federico De Roberto:

è un romanzo storico che esprime una profonda sfiducia nei confronti della storia
è un romanzo storico incentrato solo sull’ascesa al potere della famiglia Uzeda
è un romanzo storico che narra della conquista della Sicilia da parte degli spagnoli

L’esordio teatrale di Giovanni Verga avviene:

nel 1881 con I Malavoglia
nel 1884 con Cavalleria rusticana
nel 1878 con Rosso Malpelo

La svolta verista di Giovanni Verga avviene di fatto:

con Rosso Malpelo
con Padron ‘Ntoni
con Nedda

Secondo quanto affermato da Verga, nel romanzo verista, l’aspetto psicologico dei personaggi:

non rivestiva più alcuna importanza
doveva costituire oggetto di attenta analisi da parte dell’autore
lo si deduceva dai gesti, dagli atteggiamenti, nonché dalle parole dei personaggi stessi

Secondo Giovanni Verga, l’autore deve astenersi da qualsiasi giudizio:

poiché la realtà è immodificabile
perché non conosce le ragioni dei personaggi
poiché moralmente indegno

Il narratore omodiegetico è:

il narratore onnisciente di matrice manzoniana
il narratore solidale al racconto
il narratore che esprime un giudizio critico sui fatti narrati

La raccolta Vita dei campi si compone di:

otto novelle
sei novelle
cinque novelle

Libertà è una novella di Verga che fa parte della raccolta:

Vagabondaggio
Per le vie
Novelle rusticane

Il nucleo centrale de I Malavoglia è costituito da:

l’intervento della Provvidenza
la possibilità di riscatto di un’intera famiglia
un sistema di valori e una gerarchia sociale facenti capo alla legge dell’interesse

Il capo famiglia ne I Malavoglia si chiama:

Bastianazzo
Padron ‘Ntoni
Alessi

Il vero nome della famiglia detta dei “Malavoglia” è:

Pisano
Toscano
Catalano

La famiglia dei Malavoglia cade in rovina a causa:

del naufragio della barca contenente un carico di lupini comprato a credito
del furto di un sacco di rubini ricevuti in eredità dallo zio Crocifisso
del naufragio della barca ‘Provvidenza’, con a bordo il giovane ‘Ntoni

La cosiddetta “legge del destino” a cui fa riferimento Verga ne I Malavoglia:

impone ai personaggi del suo romanzo di perseguire le proprie ambizioni con perseveranza
dovrebbe indurre i personaggi del suo romanzo alla rassegnazione
ha a che fare con l’intervento provvidenziale di Dio

Il cosiddetto “ideale dell’ostrica” consiste:

nell’attaccarsi con tutte le proprie forze a quei momenti di fortuna che talvolta capitano nella vita
nel rimanere ancorati saldamente ai propri ideali
nell’attaccarsi con tutte le proprie forze allo “scoglio” sul quale la fortuna ci lascia cadere

L’ “ideale dell’ostrica” viene esplicato nella novella:

Fantasticheria
L’amante di Gramigna
Jeli il pastore

Il linguaggio adottato da Verga ne I Malavoglia si avvale:

del dialetto
di una lingua molto vicina al parlato e ricca di locuzioni idiomatiche
del linguaggio aulico

Mastro-don Gesualdo era:

un nobiluomo caduto in disgrazia
un ciabattino
un muratore

Per Romano Luperini, la conclusione de I Malavoglia rappresenta:

il senso del «distacco definitivo, di un addio amaro a quel mondo arcaico, a quello spazio chiuso e mitico, a quel tempo circolare e immobile»
il non-ritorno esatto al punto di partenza, dal momento che la famiglia è dispersa e un mondo è scomparso definitivamente
«una celebrazione della sacralità della casa e della famiglia, una cerimonia religiosa, in cui il tempio che era stato violato viene riconsacrato»

Letteratura Italiana

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